sabato 7 febbraio 2015

La sedia blu


 A settembre Andrea ha cominciato una nuova avventura:la scuola elementare! E che gioia adesso vederlo guardare e scegliere i libri da leggersi da solo!
Le maestre hanno dotato la classe di una piccola biblioteca dove i bimbi possono prendere in prestito i libri e riportarli una volta letti e il primo che Andrea ha portato a casa è stato La sedia blu di Claude Boujon.
Questo racconto è un piccolo inno alla fantasia dei bambini, che con l'immaginazione possono andare ovunque e ogni oggetto acquista ai loro occhi funzioni e forme che noi adulti neanche ci sogniamo.
E' il caso di Botolo e Bruscolo, due cani che da soli nell'arido e vuoto deserto vedono ad un certo punto un puntino blu... E' una sedia blu, che diventa ben presto un rifugio, una scrivania, un camion, una barca, un attrezzo da domatore e tante altre cose..
Chi ha figli sa quante cose può diventare un semplice scatolone visto con gli occhi sognanti di un bambino.



Ad un certo punto, a rovinare tutto il divertimento, arriva un cammello. Lui sulla sedia si siede perché è a questo che serve, punto e basta.
"Andiamocene" disse Bruscolo all'amico "questo cammello non ha nessuna immaginazione."
"Oltretutto non è neanche un cammello, è un dromedario. ha una gobba sola" aggiunse Botolo, che amava la precisione.
E' capitato anche a noi, forse, da bambini, l'arrivo dell'adulto razionale fa scoppiare la bellissima bolla di sapone del sogno, della fantasia.
Per fortuna non tutti gli adulti hanno perso la capacità di immaginare e di stupirsi dei bambini, e credo che quelle che sanno andare oltre alle apparenze sono davvero persone speciali.
Questo libro è semplice, essenziale, come si vede dalle immagini, quasi privo di dettagli, ma cosa c'è di meglio di un deserto per scatenare la fantasia?

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