Un pomeriggio della settimana scorsa che il babbo era impegnato con la partita di baseball, io e i miei due piccoli mostri abbiamo deciso di fare i mondani!
Siamo andati in piazza e ci siamo mangiati una bella coppa gelato seduti al sole, offrendola anche al signore con la chitarra che con la sua musica intrattiene ormai da anni i cittadini e i turisti, e abbiamo guardato la gente passare.
Dopo un paio di commissioni d'obbligo, siamo passati alla libreria... ovviamente non potevamo saltare la sosta libri, e c'era pure il 20%!!
Così abbiamo deciso, un libro per la mamma, uno per il puffo grande e uno per quello piccolo!
E che libro poteva scegliere la mia piccola peste se non un racconto sui lupi, animali con cui ha da sempre un rapporto di amore/odio?
E così, tra gli altri, ci siamo portati a casa, Il lupo che voleva cambiare colore, di Orianne Lallemand, illustrato da Eléonore Thuillier.
Il libro ci ha colpito subito per i colori e le immagini e per la dedica dell'autrice "Per i lupacchiotti che non si sentono belli e che invece lo sono, davvero".
La storia narra di un lupo che una mattina si sveglia e guardandosi allo specchio non si piace, perché ha un colore troppo triste.. quante volte è successo anche a noi?
Allora prova a cambiare e il lunedì si tinge di verde, ma sembra una rana gigante; martedì si veste di rosso, ma sembra Babbo Natale e a lui non piace nemmeno il Natale; mercoledì si ricopre di petali di rosa, ma orrore orrore, assomiglia ad una principessa e così via fino a quando spenna un pavone e si veste con le sue piume... ma adesso è talmente bello che le lupacchiotte non gli danno pace!!!
Finché alla fine, stanco di tutti questi tentativi mal riusciti, il lupo si riguarda allo specchio e decide che nero è bello, perché alla fin fine lui è un lupo!
Tra risate e sorrisi questo libro ci è piaciuto davvero, ci ha insegnato che in fondo siamo quelli che siamo e che va bene così, non serve agghindarsi troppo o provare ad essere tanto diversi...
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