sabato 10 novembre 2012

La scolopendra non entra in classe

Oggi sono stata alla presentazione di un libro un po' particolare. Già dal titolo si capisce!
La scolopendra non entra in classe è un libriccino scritto dalla pedagogista emiliana Pina Tromellini con delle fantastiche illustrazioni della bravissima Sonia Maria Luce Possentini.
Non è un libro per bambini ma per adulti e ragazzi.
Il libro racconta dieci storie nate ascoltando i pensieri di alcuni alunni della primaria, raccontano la scuola vista "dal basso", una scuola che ha delle mancanze, che non riesce a esaltare l'individualità, che tende a "livellare" gli studenti.. ma è giusto?  Leggo nel libro queste parole "in fondo sono un bambino che richiede un poco di rispetto per i miracoli che insegue lungo le strade della vita. E' vero portano lontano dalla scuola ma possibile che un insegnante non abbia dentro di sé uno spirito bambino che gli è appartenuto? Per la scuola è un principio inderogabile quello di imporre regole non conoscendo a fondo le identità di ciascuno."
Quello che vedo io è che spesso la scuola è un mondo distante dai bambini, dalle famiglie, dalla realtà. La scuola vorrebbe i bambini omologati, tutti bravi, tutti buoni, tutti attenti. Ma può essere davvero così?
Stiamo parlando di scuola, non di insegnanti. Per fortuna ce ne sono tanti di bravi e che ascoltano i bambini, ma purtroppo o hanno pochi mezzi a disposizione, o poco tempo...tra tagli e riforme!!
Ho sentito mamme paragonare i programmi dei figli e dire "ma come in classe del tuo hanno già fatto questo?" "ma dai, il tuo non sa ancora scrivere in corsivo?" ... forse sono io che vivo in un altro mondo ma non è ugualmente importante che i nostri figli sviluppino la creatività, la voglia di scoprire? coltivino le loro passioni e le loro inclinazioni? e chi se ne frega se imparano a scrivere in corsivo una settimana dopo!
E' un libro che fa sorridere e riflettere.
Ci fa riflettere anche sul nostro ruolo di genitori attenti e appassionati che dovremmo cercare di compensare il più possibile quello che manca nella scuola. Anche l'amore per la lettura appunto.
Io alle elementari avevo una bravissima insegnante di italiano che aveva organizzato una biblioteca in classe e ognuno di noi che leggeva un libro doveva scriverne una sorta di recensione per aiutare poi i compagni nella scelta. Io sono stata fortunata, ho frequentato una scuola in cui non era necessario portare la carta igienica da casa!




Ricordiamoci che l'istruzione è un diritto, e che i bambini sono individui degni di rispetto!
PS: dimenticavo, scolopendra è il nome scientifico del millepiedi!

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